Prima di svelare il vincitore tra le due strategie di investimento (caso mai ci fosse), facciamo chiarezza sulla terminologia usata
PIC: Piano di Investimento di Capitale
Questo termine individua l’investimento in un’unica soluzione: il PIC quindi si rivolge al risparmiatore che dispone di una certa somma e l’obiettivo è quello di accrescere il capitale.
PAC: Piano di Accumulo di Capitale
Il Pac corrisponde all’investimento di somme di denaro, anche molto piccole, effettuato nel tempo e con regolarità (ad esempio mensilmente, trimestralmente, ecc).
A mio avviso Pic e Pac non sono in contrasto tra di loro: la modalità di investimento dipende, sempre e comunque, dall’investitore e dall’obiettivo prefissato. In linea di massima però si può dire che:
– i Pac hanno un rischio inferiore ai Pic, soprattutto in archi temporali medi e brevi;
– con il Pac si distoglie l’attenzione dal market timing e si riduce l’ansia derivante da un mercato particolarmente volatile proprio perché gli acquisti vengono frazionati nel tempo
– il Pac è un’ottima strategia che consente di costruire un capitale nel tempo investendo piccole somme con gradualità
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Sono Anita Taiani, consulente finanziaria e aiuto le persone a gestire serenamente ed efficacemente il proprio patrimonio finanziario attraverso il mio metodo “Finanza Zen”. Se sei interessato a una consulenza, contattami al numero +39 3332748377, anche su WhatsApp.