La desertificazione degli sportelli bancari.

Con l’espressione “desertificazione degli sportelli bancari” si vuole identificare quel fenomeno in cui le banche chiudono le loro filiali in determinate aree, lasciando gli abitanti senza accesso diretto ai servizi bancari tradizionali.

La situazione in Italia

 

In Italia questo fenomeno è stato osservato particolarmente negli ultimi anni.
Secondo l’Osservatorio della Desertificazione Bancaria First Cisl tra il 2018 e il 2022 sono stati chiusi 6388 sportelli automatici, circa 1277 ogni anno.

Il 2023 registra un’ulteriore diminuzione degli sportelli bancari con altre 826 filiali chiuse.

Le previsioni per il 2024 non sono migliori, la situazione bancaria subirà un ulteriore deterioramento, con la prospettiva di nuove chiusure e una progressiva riduzione della presenza bancaria sul territorio nazionale.

Le cause

 

Questo fenomeno scaturisce da una serie di cause.

La prima riguarda certamente i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori

Con l’aumento dell’uso dei servizi bancari online e delle transazioni digitali, molte persone preferiscono gestire le proprie finanze tramite internet anziché recarsi fisicamente in una filiale bancaria.

Riduzione dei costi

Le banche possono ridurre i costi operativi chiudendo filiali fisiche e spostando verso modelli di servizio più digitali e efficienti.

Cambiamenti normativi

Le normative bancarie e finanziarie possono influenzare le decisioni delle banche circa la presenza territoriale.

Ad esempio, regolamenti più stringenti possono aumentare i costi operativi delle filiali, rendendo meno conveniente mantenerle aperte.

Cambiamenti demografici

In alcune aree, la diminuzione della popolazione o l’invecchiamento della stessa possono ridurre la domanda di servizi bancari tradizionali, spingendo le banche a chiudere le filiali in quelle zone.

Le conseguenze

 

Questo fenomeno può avere importanti implicazioni sociali ed economiche, in quanto renderebbe più difficile per le comunità locali accedere ai servizi finanziari di base, l’ottenimento di prestiti e l’accesso a consulenze finanziarie.

A pagare il prezzo più pesante sono i fragili, in primo luogo gli anziani, così come le persone con un basso livello di istruzione, che hanno scarse competenze digitali.

Il basso utilizzo dell’internet banking rispetto alla media UE ci dice una cosa molto semplice: le chiusure dipendono dalla volontà di tagliare i costi, non dalla diffusione del digitale.

I vantaggi della consulenza personalizzata

 

Sicuramente, in questo contesto di evidente difficoltà, il consulente finanziario può avere un ruolo importante e cruciale, in quanto può fornire consulenza e assistenza personalizzata ed educare le persone sulle opzioni disponibili per gestire le proprie finanze in modo responsabile, compresi strumenti finanziari digitali e modalità alternative di accesso ai servizi bancari.

Questa educazione può contribuire a ridurre la dipendenza dalle filiali fisiche delle banche.

In sintesi, il consulente finanziario può contribuire a combattere la desertificazione bancaria ed a sostenere lo sviluppo economico delle comunità locali.