Il benchmark di un fondo comune di investimento ha l’obiettivo di consentire all’investitore di verificare il potenziale livello di rischio/rendimento del fondo e di definire la politica di asset allocation.
L’utilizzo del benchmark per la valutazione di un gestore di un fondo comune è di fondamentale importanza, soprattutto nelle gestioni attive, per verificare se il gestore è stato in grado di sovraperformare il mercato di investimento. Il confronto tra il benchmark e il fondo evidenzia la differenza tra un portafoglio virtuale ed uno reale. Se, ad esempio, utilizziamo come benchmark l’indice FTSE MIB, il confronto avviene con fondi che abbiano a loro interno azioni negoziate in Italia, raggruppate sulla base di criteri di liquidità degli scambi e di capitalizzazione.
I requisiti essenziali di un benchmark sono: la trasparenza, la replicabilità e l’oggettività.
Si dice trasparente un benchmark costruito su regole e formule matematiche facilmente comprensibili dagli investitori.
Si dice replicabile quando la sua composizione rende possibile la costruzione di un portafoglio simile.
Si dice rappresentativo un benchmark la cui composizione sia tale da riflettere correttamente il mercato che si vuole rappresentare.
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Sono Anita Taiani, consulente finanziaria e aiuto le persone a gestire serenamente ed efficacemente il proprio patrimonio finanziario attraverso il mio metodo “Finanza Zen”. Se sei interessato a una consulenza, contattami al numero +39 3332748377, anche su WhatsApp.