I fondi comuni di investimento si possono dividere in diverse categorie a seconda dell’elemento caratterizzante che si prende in considerazione; la distinzione più importante, però, è quella che considera la variabilità del capitale del fondo: questo elemento ci fa distinguere i fondi in aperti e chiusi.

I fondi aperti sono caratterizzati dalla variabilità del numero delle quote di gestione e dall’obbligo da parte del gestore di rimborsarle in qualsiasi momento su richiesta dell’investitore.
Tali fondi investono il loro patrimonio in:
– strumenti finanziari quotati e non quotati
– depositi bancari
I fondi aperti hanno avuto notevole diffusione tra i piccoli risparmiatori grazie al minimo rischio connesso a questo tipo di investimento data l’ampia diversificazione dei titoli in portafoglio.

I fondi chiusi, sono tali perché gli investitori del fondo possono ottenere il rimborso delle loro quote solo a scadenze prestabilite.
Sono obbligatoriamente istituiti in forma chiusa i fondi che investono in:
– beni immobili e diritti reali immobiliari
– crediti e titoli rappresentativi di crediti
– strumenti finanziari non quotati diversi dagli OICR aperti in misura superiore al 10% del patrimonio
– altri beni per i quali esiste un mercato regolamentato e che abbiano un valore determinabile con certezza con una periodicità almeno semestrale.

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