Gli indici di borsa: quali sono e quanti ce ne sono

Educazione Finanziaria

Quando si parla di “indice di Borsa” si indica un paniere di titoli azionari il cui valore rappresenta una statistica impiegata per verificare e monitorare tutte le eventuali variazioni legate alle quotazioni azionarie delle società quotate in Borsa. Banalmente può essere considerato il “termometro” di un gruppo di azioni.

Nelle Borse mondiali sono presenti indici che hanno diverse caratteristiche, vi sono indici che includono, ad esempio, titoli azionari caratterizzati da una capitalizzazione maggiore o in alternativa accorpare titoli appartenenti a società differenti ma appartenenti allo stesso settore. Un esempio su tutti, il Nasdaq nella borsa di New York, costituito unicamente da titoli tecnologici. Gli indici di borsa risultano quindi particolarmente utili perché ci aiutano a monitorare l’andamento dei titoli sottostanti consentendo all’investitore di compiere scelte consapevoli e ponderate. Indici borse, ecco le tipologie principali

Gli indici di Borsa vengono calcolati in virtù di tre principali tipologie elencate di seguito.

Essi possono essere infatti:

Indici equally weighted: il termine “equally” indica “uguaglianza” poiché il calcolo viene effettuato sulla base di una semplice media. Molto semplicemente, a prescindere dalla capitalizzazione, tutti i titoli possiedono quindi il medesimo peso.

Indici price weighted: in questi indici ogni titolo viene considerato con un peso differente in base al suo prezzo. Risultano piuttosto semplici da calcolare tuttavia tendono a non rispecchiare perfettamente quelli che sono i trend dell’intero portafoglio: il peso di ogni titolo risulta infatti direttamente proporzionale al prezzo del titolo stesso e non al contrario alla sua capitalizzazione. Per questo, vengono inclusi in questa tipologia i titoli solitamente caratterizzati da un prezzo più elevato.

Indici value weighted: in questo caso il calcolo viene effettuato in base ad una media ponderata, viene pertanto attribuito maggior peso a tutti quei titoli le cui Società di riferimento sono caratterizzati da più alta capitalizzazione. Rappresentano gli indici più diffusi e maggiormente utilizzati poiché considerati più equi e corretti.

Gli indici di borsa in Italia

L’indice principale, il FTSE MIB, include le società a maggiore capitalizzazione quotate sulla Borsa italiana. Il FTSE Italia Mid Cap è composto dalle prime 60 società per capitalizzazione che non appartengono al FTSE MIB e i suoi componenti vengono rivisti con cadenza tri-mestrale. Il FTSE Italia Small Cap, invece, è il paniere dei titoli azionari a bassa capitalizzazione.

Le borse europee

In Europa, i principali indici di Borsa sono il DAX30 per la Germania, contenente i 30 titoli a maggiore capitalizzazione della Borsa di Francoforte; il CAC40 per la Francia, che comprende i 40 titoli francesi o esteri a maggior capitalizzazioni quotati presso la sede parigina di Euronext; l’IBEX35 per la Spagna, che misura la performace dei primi 35 titoli azionari in termini di liquidità e capitalizzazione quotati sui 4 principali mercati spagnoli; e il FTSE-100 per il Regno Unito, costituito dalle 100 principali società quotate al London Stock Exchange. Gli indici di borsa negli Stati Uniti Passando agli Stati Uniti, alla Borsa di New York (New York Stock Exchange, NYSE) i più noti indici azionari sono il Dow Jones, il NASDAQ e lo S&P 500. Il Dow Jones comprende i 30 titoli azionari principali quotati nel mercato statunitense.

Viene definito come indice di tipo price weighted, ovvero il fattore di ponderazione è dato dal prezzo dei titoli che compongono l’indice. Non è legato ad alcun settore specifico, ma in-clude titoli appartenenti sia a settori tradizionali sia della new economy. La scelta di include-re o escludere i titoli dal paniere spetta alla redazione del “The Wall Street Journal”, ma generalmente le modifiche nella composizione dell’indice sono rare.

Il NASDAQ (acronimo che sta per National Association of Securities Dealers Automated Quo-tation) è invece l’indice dei principali titoli tecnologici della Borsa americana, primo esempio di indice azionario del tutto elettronico. L’andamento è misurato a sua volta da di-versi indici, tra cui principalmente il NASDAQ Composite Index e il NASDAQ-100. Il NASDAQ Composite Index include più di 3mila titoli. Il più noto NASDAQ-100 comprende invece le maggiori 100 imprese non-finanziarie quotate al NASDAQ. È un indice ponderato sulla capi-talizzazione di mercato, non comprende società finanziarie, e include alcune società estere. Lo Standard & Poor’s 500 è il più importante indice azionario nordamericano.

Sebbene storicamente sia nato prima l’indice Dow Jones, questo paniere ha assunto con il tempo maggiore importanza per gli investitori. Lo S&P 500 include le azioni delle principali 500 grandi aziende contrattate al New York Stock Exchange (NYSE), all’American Stock Exchange (AMEX) e al NASDAQ, selezionate da un apposito comitato. Le aziende hanno un peso direttamente proporzionale al valore di mercato. Tutti i titoli rappresentano aziende statunitensi con una capitalizzazione di mercato superiore a 6,1 miliardi di dollari, un flottante di almeno il 50%, un volume di scambi mensili negli ultimi 6 mesi non inferiore a 250.000 azioni e un valore medio annuale del titolo superiore a 1,0 dollaro, con un utile di bilancio nei quattro precedenti trimestri. Sebbene la maggior parte di questi titoli siano relativi ad aziende statunitensi, possono essere ammesse anche aziende estere. Gli indici di borsa in Asia Il NIKKEI contiene i 225 titoli delle maggiori 225 compagnie quotate alla Borsa di Tokyo (TSE).

L’indice viene calcolato giornalmente dal quotidiano Nihon Keizai Shinbun. Il HANG SENG INDEX (HSI) contiene le principali 50 società della Borsa di Hong Kong. In Cina, invece, l’indice SSE Composite comprende tutte le azioni scambiate nella Borsa di Shanghai, compresi i titoli di aziende cinesi contrattati in dollari statunitensi. Altro indice molto significativo è il CSI 300, costituito da 300 titoli di tipo A (cioè i titoli di aziende cinesi disponibili agli investitori locali cinesi e agli operatori esteri che sono riusciti ad ottenere dal governo di Pechino lo status di Qualified Foreign Institutional Investors) a maggior capitalizzazione, quotate sia sulla Borsa di Shanghai che su quella di Shenzhen. Gli indici di Borsa sono continuamente soggetti ad oscillazioni e variazioni: il loro andamento può pertanto essere facilmente visualizzato ed interpretato mediante l’ausilio di grafici che riportando fedelmente il loro andamento per un periodo di tempo determinato.

Convenzionalmente la quotazione degli indici viene rappresentata utilizzando i colori rosso e verde: tale legenda permette infatti di interpretare in maniera intuitiva un eventuale aumento o diminuzione della quotazione rispetto alla precedente. Il rosso indica infatti una flessione rispetto alla quotazione precedente mentre il verde una variazione positiva.

Analogamente i grafici assumono una notevole importanza nell’aiutare l’investitore a comprendere l’andamento dell’indice stesso sia nel breve periodo che in un arco temporale più ampio e volto al lungo termine.