Blockchain: cos’è e come funziona
Blockchain molti ne parlano, ma pochi sanno, in realtà, di cosa si tratta.
La Blockchain (letteralmente “catena dei blocchi”) è una struttura dati condivisa e “immutabile”. E’ definita come un registro digitale le cui voci sono raggruppate “in blocchi”, concatenati, in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall’uso della crittografia (Wikipedia). Grazie ad una tecnologia “da pari a pari” (nota come Peer- to- Peer) tutti gli utenti che compongono la rete hanno un rapporto paritetico e non esiste “una figura” che amministra o gestisce la rete e le transazioni. La Blockchain è una tecnologia che nell’immaginario dei più è associata e confusa con i Bitcoin (la più famosa tra le criptovalute) tanto da credere che siano la stessa cosa, ma non è così.
Il primo utilizzo della Blockchain fu presentato in un documento firmato da Satoshi Nakamoto ( nome che si ritiene uno pseudonimo di una o più persone) nel 2008. Il testo “Bitcoin: A Peer – to – Peer Electronic Cash System” ipotizzava un sistema di pagamenti diretti tra due parti senza la necessità di una terza parte intermediaria. Nakamoto descriveva la tecnologia come un “sistema di pagamento elettronico basato sulla prova crittografica anziché sulla fiducia”.
Pertanto: Blockchain è una tecnologia, mentre Bitcoin è la sua più famosa applicazione. Vediamo come funziona. La tecnologia Blockchain è un modo di gestire un registro pubblico in maniera decentralizzata. Un esempio banale: il vecchio registro di classe. Il registro veniva compilato a mano dall’insegnante, aggiornato ogni giorno con voti, presenze e note. Il registro era il documento ufficiale dal quale dipendevano le sorti di ogni studente anche se era un documento imperfetto. Poteva andare smarrito, poteva la scrittura cancellarsi o essere indecifrabile, poteva essere soggetto a manomissioni o distruzioni.
Le tecnologia basate su processi informatici superano tutte queste imperfezioni. Oltre ad essere digitale, quindi non fisico, il registro è distribuito all’interno di una rete informatica. Questo significa che i soggetti interessati (professori, alunni e genitori) sono un nodo di questa rete informatica e ognuno possiede una copia identica e costantemente aggiornata del registro.
Tornando al nostro caso, avremo che, le tecnologie di Distributed Ledger sono sistemi informatici in cui il registro distribuito può essere letto e modificato da più nodi di una rete, ma affinché tali modifiche siano acquisite, è necessario che siano ritenute valide da più o meno tutti i nodi della rete. Le modalità e le regole in cui si ottiene il consenso necessario ad apportare modifiche r definisce i vari tipo di registro e differenzia le varie tecnologie di Distributed Ledger, tra le quali la Blockchain.
Volendo applicare la tecnologia blockchain al nostro registro di classe, avremo che tutti i nodi (insegnanti, alunni e genitori) condividono le informazioni e se un insegnante ha necessità di inserire, ad esempio, i voti di un compito in classe, è necessario che i voti siano verificati da tutti i nodi della catena. Fatta questa verifica, il consenso di tutti porta alla creazione di un nuovo blocco della catena e va ad aggiornare tutte le copie del registro. Allo stesso modo, pensando ad altri utilizzi della tecnologia blockchain, possono rappresentare un “blocco” la compravendita di un immobile, la stipula di una polizza assicurativa e il pagamento degli indennizzi, le transazioni commerciali di ogni tipo.
Ma possiamo fidarci della Blockchain?
Abbiamo visto come la catena, cioè il registro nella sua interezza, sia composto da blocchi (pagine del registro) che, a loro volta sono insieme di record, le singole righe del registro, che a seconda dell’applicazione possono rappresentare informazioni, diritti o transazioni.
Vediamo un esempio di come vengono generati i blocchi e cosa contengono:
– IL nodo A vuole trasferire del denaro al nodo B
– La transazione viene sottoposta a tutti gli altri nodi della rete che ne verificano la validità
– La transazione verificata viene poi inserita in un nuovo blocco
– Il nuovo blocco contiene la transazione, il suo hash identificativo, l’hash del blocco che lo precede nella catena
– Aggiunto il nuovo blocco, la nuova catena viene distribuita a tutti i nodi della rete
A questo punto la transazione è completa, registrata in modo definitivo e non modificabile.
L’hash identificativo di un blocco (codice univoco del blocco) è legato all’informazione contenuta nel blocco stesso. Se qualcuno manomettesse le informazioni contenute in un blocco, il primo effetto sarebbe la modifica del suo hash. Il blocco modificato non sarebbe più riconosciuto dal blocco successivo creando una rottura della catena. Cosa ne consegue?
Che per modificare un blocco dovrei essere in grado di modificare anche tutti i blocchi successivi per mantenere inalterata la catena. Difficile, ma non impossibile, considerando l’elevata capacità di calcolo dei computer moderni. Per ridurre questo rischio, la tecnologia Blockchain adotta un’ulteriore misura di sicurezza, chiamate proof- of- work. Questa misura definisce il tempo necessario per la creazione di un nuovo blocco (nel caso di Bitcoin è 10 minuti). Questo significa che, pur disponendo di un computer velocissimo, ci vorrebbe moltissimo tempo per modificare tutti i blocchi della catena. La combinazione di hash e di proof-of-work fa si che la Blockchain sia una tecnologia molto sicura e la rende adatta a molteplici applicazioni.
Vediamo quali sono i principali utilizzi della Blockchain.
1) Blockchain in Finanza e Banche
La Finanza e l’Economia sono sicuramente tra i settori presi più di mira dagli investitori in relazione alla blockchain. Infatti, non essendoci intermediari a gestire le transazioni, la blockchain abbatterebbe i costi delle commissioni delle banche, permettendo risparmi, velocità e affidabilità delle transazioni.
Diventa quindi fondamentale investire in questa nuova tecnologia per banche e istituti finanziari, che cercano di accaparrarsi una fetta abbastanza grande di questo nuovo mercato, che rivela già da subito innumerevoli possibilità e opportunità.
2) Blockchain nelle Assicurazioni
Inoltre, come evidenzia uno studio condotto da Ernst Young, c’è un’ottima possibilità di utilizzo anche per la blockchain nel settore assicurativo (Assicurazioni).
L’accesso a transazioni sicure e decentralizzate, che fornisce una base solida per prevenire le frodi, per garantire una maggiore governance, per avere dati e reportistiche migliori.
Grazie alla blockchain, inoltre, le assicurazioni possono avere notifiche aggiornate e accurate in relazione ai cambiamenti, e ciò permette loro di migliorare la gestione del rischio e massimizzare le opportunità di capitali e fondi, oltre alla possibilità di adottare strategie di Big Data, che sono molto utili per ottenere informazioni sicure sui propri clienti, sulle loro priorità e preferenze, oltre che eventuali ulteriori informazioni prese da terze parti.
3) Blockchain nell’Agrifood
Nell’Agrifood la blockchain trova un ulteriore ottimo “alleato”. Alcune delle caratteristiche applicative della blockchain nell’Agrifood sono la tracciabilità, la trasparenza, di chi vuole “raccontare la storia” del proprio cibo, utilizzando la blockchain per garantire affidabilità.
In particolare i benefici della blockchain appaiono particolarmente importanti per l’industria di trasformazione e per tutte le attività e gli sviluppi legati alla certificazione alimentare.
La blockchain consente di creare delle filiere aperte in cui tutti gli attori: produttori di materie prime, imprese che si occupano di logistica e trasporti, imprese che operano sulle materie prime a vari livelli di trasformazione, aziende che lavorano su packaging e marketinge . infine il retail possono conferire dati e informazioni e controllare, con la massima trasparenza, i dati di tutti gli altri attori. E i dati relativi a ciascun prodotto possono essere messi a beneficio del consumatore finale. La blockchain in questo modo permette di creare delle filiere più aperte, più efficienti e più sicure.
4) Blockchain nell’Industry 4.0
Anche nel manifatturiero la Blockchain può essere un valido alleato. Grazie alla blockchain nell’Industry 4.0, infatti, è possibile sfruttare la logica decentralizzata della blockchain per produrre tecnologie in grado di supportare al meglio la produzione, logistica e Supply Chain, così come altre aree “core” dell’azienda. Inoltre, grazie alla blockchain, è possibile preservare il dato e la sicurezza del dato stesso, garantendo quindi sicurezza e affidabilità a tutto il processo della filiera produttiva e di distribuzione.
La blockchain permette di disporre di soluzioni in particolare per le industrie di trasformazione, per la gestione della logistica di prodotto interna ed esterna e per la gestione dei rapporti di filiera.
5) Blockchain nella Sanità
Per quanto riguarda blockchain e Sanità, gestire i dati medici dei pazienti attraverso un sistema condiviso, permetterebbe ai medici di condividere informazioni sui pazienti in maniera sicura e veloce, e quindi aiuterebbe molto la medicina e la sanità a migliorare il servizio fatto ai pazienti, con la possibilità di avere sotto controllo l’intera cartella clinica di un paziente, e quindi di conoscere in anticipo la storia del paziente, in modo da somministrare cure migliori e in tempi più rapidi.
La blockchain consente di dare vita a una organizzazione che realizza la vera centralità del paziente insieme al coordinamento intelligente di tutte le azioni mediche che lo interessano.
Considerando che i servizi sanitari sono erogati da strutture diverse con “storie” digitali molto diverse la blockchain può aiutare a dare vita a un coordinamento intelligente di tutte le azioni grazie a una rivisitazione della gestione, dell’interoperabilità tra strutture e informazioni eterogenee. Le tecnologie blockchain, per loro natura possono contribuire a dare risposte nuove in termini di interoperabilità progressiva fra sistemi informativi sanitari nazionali. La blockchain è anche una risposta in termini di compliance normativa (Gdpr, Nis Directive) in scenari complessi che devono gestire la presenza e la interazione tra sistemi sanitari interregionali, tra soggetti privati come possono essere i laboratori di analisi, le strutture della sanità privata o anche le assicurazioni.
La blockchain apre nuovi scenari per “migliorare le procedure di auditing, per la sicurezza, per ridurre i possibili attacchi, per la gestione dei dati dei pazienti per sviluppare nuove modalità di autenticazione. Non ultimo il tema degli Smart Contract” che possono velocizzare le procedure di controllo e i meccanismi operativi delle strutture ospedaliere e possono, unitamente ai servizi di data management, portare importantissime efficienze a livello di gestione documentale sicura. Non va dimenticato che nel mondo sanitario c’è il grandissimo tema della moltitudine delle fonti.
Non esiste ad esempio un registro unico nazionale per quanto riguarda le prescrizioni terapeutiche farmacologiche, ma si devono coordinare più sorgenti, spesso frammentate fra loro. la gestione documentale sicura, decentralizzata e “immutabile” può dare risposte nuove in termini di velocità di accesso ai dati che servono nel momento in cui servono.
6) Blockchain nella Pubblica Amministrazione
Anche la blockchain nella Pubblica Amministrazione trova ambiti di applicazione. La blockchain potrebbe infatti ad esempio aiutare la Pubblica Amministrazione e i cittadini ad avere una vera identità digitale, condivisa e implementata in questo sistema, con diversi vantaggi tra cui: rendere più difficile l’evasione fiscale, avere un controllo maggiore dei cittadini e quindi combattere la criminalità, servizi semplificati in tutti i settori della Pubblica Amministrazione (invio di dati semplificato), e molto altro
Gli utilizzi naturalmente sono molteplici e ne ho citati alcuni solo a titolo esemplificativo; di fatto la blockchain è un fenomeno piuttosto recente che ha vissuto una serie importante di accelerazioni e che ha creato molte aspettative. Nello stesso tempo sviluppare e implementare la blockchain non è un compito facile e nessuna impresa da sola può realizzarla.
Per tutti, produttori e imprese o organizzazioni utenti, la blockchain è un fenomeno di ecosistema, di tipo collaborativo. Anche per questo se da una parte il livello di attenzione che accompagna la blockchain è altissimo dall’altro il numero di casi concreti, di progetti effettivamente in produzione nelle imprese e nelle organizzazioni è ancora piuttosto ridotto.
A ben vedere, l’unico anello debole è rappresentato dalla nostra consapevolezza, in merito alle opportunità che questa tecnologia può offrire al nostro progresso sociale ed economico. La speranza è che questo articolo possa aver contribuito ad aumentare questa consapevolezza e la voglia di approfondire l’argomento.
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