Hai mai avuto un porcellino?

Mi spiego meglio: da bambino hai mai avuto sul comodino il porcellino/salvadanaio, simbolo della gestione del risparmio?

Se si, hai già un’idea di che cosa significa risparmiare!

Ricordo che il mio primo salvadanaio spaccato si è tradotto in una pianola, e ricordo anche la grande soddisfazione che ho provato nell’acquistarla!

In maniera semplicistica la mia formula di risparmio era questa: mettere da parte quanto più possibile per soddisfare un desiderio, tutto qui.

Volendo essere tecnici, secondo Wikipedia: “in economia il risparmio è la quota del reddito di persone, imprese o istituzioni che non viene spesa nel periodo in cui il reddito è percepito, ma è accantonato per essere speso in un momento futuro. Il risparmio è dunque un sacrificio del consumo presente, in vista di un maggiore consumo futuro” .

Da una recente indagine risulta che la propensione al risparmio degli italiani è piuttosto alta (mentre invece è sentito molto lontano il problema di previdenza e pensione), in tempi di crisi, il rapporto tra risparmio e reddito disponibile delle famiglie tende ad aumentare ancora di più.

Il risparmio è necessario, ma necessaria è anche la gestione.
Infatti il risparmio non finalizzato, non gestito, perde il suo valore perché non concretizza quelli che sono i nostri obiettivi e desideri.

Il mio metodo di gestione del risparmio è concepito per far riflettere sui propri comportamenti e sull’effettiva necessità e opportunità di alcune azioni “non pensate”.

Il punto di forza di questo metodo è l’invito alla riflessione e alla consapevolezza che spingono a fare scelte ponderate e utili per la pianificazione.