E’ nella natura umana e, nello specifico, nella natura di un genitore o di un nonno, aiutare i figli/nipoti nelle loro necessità.

In questo articolo affrontiamo il tema delle donazioni finalizzate a uno specifico scopo (ad esempio l’acquisto di una casa, il pagamento di un debito, l’avviamento economico alla professione).

Si tratta di atti di disposizione (donazioni indirette) usati di frequente dalle famiglie italiane, che andrebbero disciplinati in modo corretto per evitare futuri problemi con i terzi.

Di norma, se l’importo è “modico” rispetto alle condizioni economiche del donante e del donatario (nel senso che non impoverisce troppo il primo e non arricchisce troppo il secondo), è sufficiente il semplice bonifico o un assegno non trasferibile.

Viceversa, le donazioni “importanti” vanno disciplinate con atto pubblico dinanzi ad un notaio, a pena di nullità, con la necessaria presenza di due testimoni all’atto.

Le donazioni non costituiscono un reddito assoggettabile ad IRPEF.

Si consiglia, in ogni caso, di effettuare le donazioni di denaro con mezzi tracciabili per giustificare il trasferimento del denaro donato.

 

 

Le regole della donazione

 

 

Esistono regole precise in merito alla tassazione di donazioni di non modico valore in base agli importi e ai soggetti beneficiari. I soldi regalati:

– a moglie, marito, genitori o figli: non vengono tassati fino alla franchigia di 1 milione di euro, oltre si applica la tassazione al 4%;

– a fratelli e sorelle: non vengono tassati fino alla franchigia di 100.000 euro, oltre vengono tassati al 6%;

– ad altri parenti fino al quarto grado: vengono tassati subito con il 6% di imposta

– a terzi vengono tassati sempre all’8%.Donazioni Indirette

 

 

La donazione indiretta

 

 

La donazione indiretta ricorre quanto la donazione è eseguita in favore del donatario al fine di dotare quest’ultimo della disponibilità economica necessaria ad acquistare un bene.

Le Sezioni Unite della Cassazione, con una sentenza del 2016, hanno stabilito che le donazioni indirette non scontano l’imposta, a condizione che, nel successivo atto di acquisto, il donatario specifichi la provenienza del denaro.

Tuttavia, una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che anche le donazioni indirette, senza la presenza del notaio, sono imponibili.

La legge dispone l’esonero da tassazione delle donazioni indirette poste in essere al fine di dotare il donatario delle risorse occorrenti per la stipula di un atto soggetto a IVA o a imposta di registro proporzionale.

E’ il caso, ad esempio, del genitore che trasferisca dei soldi al figlio per l’acquisto della prima casa e dichiara nel rogito la liberalità così ottenuta.

Il Fisco interviene a effettuare controlli stringenti per verificare che i guadagni siano equilibrati con le uscite economiche.

I controlli del fisco potrebbero scattare anche sui soldi regalati, se questi superano certi importi, per cui è sempre consigliato rendere tracciabile l’operazione, indicando sempre una giusta causale.

E’ bene sapere che “il dono” non va fatto a cuor leggero: occorre capire come va fatta la donazione, che caratteristiche ha, quale è il motivo e soprattutto che conseguenze può avere.