Il tema caldo “carburante” sembra non avere fine. Tra scioperi, prezzi variabili e sconto sulle accise rimosso, il costo del carburante alimenta vivaci discussioni.
Ma come si compone il prezzo alla pompa di un litro di carburante (benzina, diesel, Gpl)?
Fondamentalmente sono tre le voci di spesa:
- Costo del carburante
- Un’imposta sul valore aggiunto applicata sulla base di un’aliquota del 22%
- Un ulteriore onere economico rappresentato dalle accise.
Costo del carburante
Il costo del carburante, anzi, più propriamente il prezzo industriale, comprende il costo della materia prima, i costi di struttura (logistici, commerciali e amministrativi), nonché i margini del gestore.
Quest’ultima componente include i ricavi della filiera distributiva, spesso accusata di essere la principale responsabile degli aumenti alla pompa.
Il costo della materia prima è influenzato dalle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati (il cosiddetto Platts Cif Med) che vengono valorizzate al cambio euro/dollaro del giorno di riferimento.
Tolto dal prezzo finale il prezzo industriale ne deriva la componente fiscale che si attesta intorno al 58% per quanto riguarda la benzina (in Italia).
Iva e accise
L’accisa è un’imposta fissa che grava sulla quantità dei beni prodotti, al netto delle addizionali regionali.
Nella storia d’Italia il suo ammontare è variato una quindicina di volte, allo scopo di fronteggiare finanziariamente diverse emergenze provocate da eventi naturali e non.
Le accise sono state create per essere degli adeguamenti “temporanei”, ma non sono mai state abolite.
L’elenco delle accise è puramente indicativo, infatti nel 1995 l’imposta sul carburante è stata definita in modo unitario, e il gettito va a finanziare le casse dello Stato in attività considerate nel loro complesso.
E’ importante evidenziare che l’accisa è un importo fisso e non è sensibile alla variazione dei prezzi.
Il soggetto a cui il Fisco chiede il pagamento delle accise è il produttore o l’importatore, quindi a poche grandi imprese.
Ma allora perché la paghiamo noi?
Il motivo è semplice: le società includono la tassa nel prezzo applicato al consumatore finale esercitando la rivalsa nei confronti di quest’ultimo.
Quando le imprese pagano l’imposta allo Stato, questa sarà già stata incassata con la vendita del prodotto.
Terza e ultima componente del prezzo finale è l’IVA che grava per il 22% sul valore dei prodotti soggetti ad accisa.
Prezzi salati: Italia seconda solo a Svezia e Finlandia
Dai dati che emergono dalle rilevazioni settimanali della Commissione Europea risulta che l’Italia è il Paese dell’Eurozona dove costa di più fare benzina o gasolio, dietro solo ai Paesi nordici, quali Svezia e Finlandia.
Specialmente in un periodo come quello che stiamo attraversando, risparmiare sul pieno carburante sarebbe utile.
A tal proposito vengono in aiuto alcune app disponibili sul telefono che confrontano i prezzi del carburante applicati dai distributori in una determinata area.
I prezzi di benzina e diesel possono essere così costantemente monitorati senza doversi recare dai distributori che, secondo quanto deciso dal Governo, dovranno esporre il prezzo medio oltre a quello praticato.
Verso la trasparenza dei mercati
Fra le app disponibili, sia per smartphone Android che per Ios, vale la pena ricordare: “Prezzi Benzina”, “Gaspal”, “Fuel Flash”, “Risparmia sui prezzi benzina” e tante altre ancora.
Esistono anche applicazioni di navigazione che possono essere utili allo scopo.
Prima fra tutte “Osservaprezzi carburanti”, il servizio online messo a disposizione dal MISE (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) che permette di consultare in tempo reale i prezzi di vendita dei carburanti praticati negli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale.
Questa attività di informazione al consumatore rappresenta un importante passo in avanti verso uno degli obiettivi fondamentali del Ministero: la valorizzazione della trasparenza nei mercati e, in particolare, nel mercato dei carburanti, come contributo necessario alla politica di tutela dei consumatori.
Sono Anita Taiani, consulente finanziaria e aiuto le persone a gestire serenamente ed efficacemente il proprio patrimonio finanziario attraverso il mio metodo “Finanza Zen”. Se sei interessato a una consulenza, contattami al numero +39 3332748377, anche su WhatsApp.