I giovani italiani. Preoccupazioni e prospettive

 

Sono tre le maggiori preoccupazioni che affliggono i nostri giovani secondo la “Millenial e GenZ Survey 2022” di Deloitte:
cambiamento climatico, costo della vita e lavoro, al quale si collega anche la preoccupazione di una mancata prospettiva previdenziale.

La ricerca, effettuata su un campione di oltre 23mila tra GenZ (nati tra il 1995 e il 2003) e Millenial (nati tra il 1983 e il 1994), ha interessato anche oltre ottocento tra ragazzi e ragazze italiani.

I nostri ragazzi risultano essere più sensibili della media globale ai cambiamenti climatici tema che risulta essere la sfida numero uno da affrontare.

Dalla ricerca emerge che l’80% della GenZ e il 76% dei Millennial italiani pensa che siamo vicini al “punto di non ritorno” nella risposta al cambiamento climatico.

Il dato interessante che emerge è che i giovani sono disposti a cambiare le proprie abitudini, a fare uno sforzo per proteggere l’ambiente.

 

 

L’intervento delle istituzioni

 

 

Appare evidente che istituzioni e imprese devono trasformare questa “eco-ansia” in proposte di sostenibilità che siano concrete e sostenibili.

Se il tema ambientale è al primo posto nelle preoccupazioni degli italiani, a livello globale, il podio spetta ad inflazione e a carovita.

I giovani sono sempre più preoccupati dal costo della vita: quasi la metà degli intervistati afferma di vivere con i soldi contati di mese in mese.

Questo incide sulla capacità di risparmio e, inevitabilmente, viene meno l’ottimismo di arrivare alla pensione con tranquillità.

A livello globale solo il 40% della GenZ e dei Millenial è convinto che riuscirà ad andare in pensione e ad essere sereno finanziariamente.

Nei due anni in cui abbiamo sperimentato lo smart working abbiamo avuto modo di cambiare il nostro approccio alla professione, indipendentemente dalla generazione di appartenenza.

 

 

L’impatto sui giovani

 

 

Questo cambiamento ha avuto un impatto importante soprattutto nei giovani che hanno dimostrato con le loro scelte di avere le idee molto chiare su cosa si aspettano dal mondo del lavoro.

In Italia, secondo la ricerca condotta da Deloitte, i fattori che contano di più in ambito lavorativo sono il worklife balance e le opportunità di crescita e apprendimento.

Le aspettative dei nostri giovani sono di gran lunga diverse da quelle delle generazioni precedenti, e le aziende, per poter attrarre talenti, devono imparare a tenere conto di questo grande cambiamento in corso.

Il benessere e la flessibilità, insieme alle opportunità di crescita, sono diventate sempre più importanti nella scelta del proprio lavoro.

E’ diventato importante il Modello Valoriale.

L’attenzione (reale) alla sostenibilità ambientale è uno degli elementi che indirizza la scelta, ma saranno sempre più presi in considerazione le politiche sulla diversity e soprattutto la presenza di un clima e di una cultura aziendale rispettosi dei vari tipi di espressione del sé.

Con un’avvertenza: l’adesione a questi valori, e una leadership che li rispetti, devono essere autentici e condivisi.