veterinario

Essere medico veterinario vuol dire tante cose.

Quando penso al medico veterinario del mio Axel, non posso fare a meno di sorridere e di essere grata.

E non sono la sola: il popolo italiano riconosce a questi professionisti un elevato valore sociale, una positività legata alla loro capacità di garantire salute e benessere agli animali da affezione, presenti nelle case di oltre 26 milioni di italiani.

In alcune circostanze sono spesso sottovalutate le attività svolte e che, invece, hanno una importanza crescente per la salute e la crescita della qualità di vita dell’intera collettività.

E’ compito del medico veterinario garantire la qualità degli alimenti di origine animale che ogni giorno compaiono sulle nostre tavole, come pure spetta al medico veterinario autorizzare e certificare tutte le esportazioni di tutti i prodotti di origine animale.

La considerazione più importante da fare è che i medici veterinari di concerto ai medici assicurano il benessere dell’intera collettività, secondo l’approccio collaborativo e multidisciplinare di One Health, che riconosce che la salute degli esseri umani è strettamente collegata al mondo animale, ed all’ambiente che lo circonda.

Infine, il medico veterinario svolge un ruolo essenziale anche per la tutela dell’ambiente, perché si occupa dei controlli delle acque fluviali e marine e delle fonti di inquinamento ambientale.

 

Il riconoscimento del valore sociale

 

E’ facile intuire che il medico veterinario è responsabile della salute dell’intera comunità, ma nonostante ciò, non ha una reputazione adeguata all’effettivo valore sociale ricoperto.

Il pensiero comune è quello di identificare il medico veterinario come una persona esperto-amante degli animali, che lavora più per passione che per guadagno, e la cui professionalità, anche se utile, non è paragonabile a quella degli altri professionisti della sanità.

Eppure:

i veterinari sono medici, che effettuano prestazioni sanitarie particolari e complesse che non possono essere in alcun modo sostituite da profili tecnici o servizi commerciali;
affidiamo loro i nostri amici animali che sono parte integrante della nostra famiglia;
hanno un ruolo fondamentale nel garantire il benessere e la salute dell’intera collettività, non solo perché il 70% delle malattie infettive dell’uomo hanno origine nel mondo animale, o sono trasmesse da vettori, ma anche perché è scientificamente provato che gli animali hanno una “efficacia “ terapeutica nella cura dei disturbi da comportamento e di gravi malattie;
il loro operato è necessario per il controllo della salute degli animali che producono alimenti e per la loro certificazione.

 

Una professionalità da difendere e tutelare

 

Allo stato attuale, in Italia, quasi l’80% dei medici veterinari iscritti all’ordine esercita la libera professione.
Naturalmente la condizione di libero professionista implica un “percorso obbligatorio” volto ad ottenere il grado massimo di fiducia da parte dei cittadini.

Per fare questo è essenziale godere di buona reputazione, essere visti competenti e credibili.
Pertanto, diventano requisiti “necessari”: qualità, affidabilità, competenza, sicurezza, professionalità, oltre ovviamente alla laurea in medicina veterinaria.

Le sfide che il medico veterinario deve affrontare sono molteplici: deve essere capace di mantenere la sua immagine tradizionale di professionista indispensabile alla salute degli animali, ma allo stesso tempo deve valorizzare la sua unicità e competenza rispetto agli altri professionisti del settore sanitario, perché capace di intervenire con competenza nella prevenzione e nella tutela del benessere e della qualità di vita dell’intera comunità.

Questo percorso di consapevolezza del proprio valore professionale, e dell’importanza del ruolo nel contesto sociale, va accompagnato anche da adeguati strumenti di tutela del proprio capitale, sia inteso come esperienza, che in termini di gestione del risparmio, così come per gli altri professionisti della salute.